mercoledì 4 agosto 2010






I libri servono a capire e a capirsi,
e a creare un universo comune anche in persone lontanissime.

-Susanna Tamarro-


Leggere, in fondo,non vuol dire altro che creare
un piccolo giardino all'interno della nostra memoria.
Ogni bel libro porta qualche elemento, un'aiuola, un viale,
una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi.
Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco
e, in questo parco, puo' capitare di trovarci qualcun altro...
Leggere non è un dovere, né un amaro calice da bere fino in fondo
con la speranza di chissà quali benefici.
Leggere vuol dire crearsi un proprio piccolo tesoro personale di ricordi e di emozioni,
un tesoro che non sara' uguale a quello di nessun altro
e che tuttavia potremo mettere in comune con altri.

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