lunedì 31 maggio 2010

Le differenze

Le differenze tra te -umile sottoposto- e il tuo capo

Quando ci metti molto tempo, sei lento.
Quando il tuo capo ci mette molto tempo, è accurato.

Quando non lo fai, sei pigro.
Quando il tuo capo non lo fa, è troppo occupato.

Quando fai un errore, sei un idiota.
Quando il tuo capo fa un errore, anche lui è umano.

Quando fai qualcosa senza che ti venga detto, e presunzione.
Quando il tuo capo fa la stessa cosa, è iniziativa.

Quando ti impunti, e testardaggine.
Quando lo fa il tuo capo, è fermezza.

Quando non osservi una regola di etichetta, sei maleducato.
Quando lo fa il tuo capo, è un tipo originale.

Quando dai ragione al tuo capo, sei un leccaculo.
Quando il tuo capo da ragione al proprio capo, è collaborativo.

Quando sei fuori ufficio, sei andato a spasso.
Quando il tuo capo e fuori ufficio, è per affari

Quando prendi un giorno di malattia, sei sempre ammalato.
Quando il tuo capo prende un giorno di malattia, deve stare veramente male.

Quando prendi un giorno di permesso, sei andato a fare un colloquio.
Quando il tuo capo manca per un giorno, è perché lavora troppo.


domenica 30 maggio 2010


Un uomo era stanco di andare ogni giorno al lavoro mentre la moglie restava a casa.
Voleva che lei vedesse quello che lui sopportava quindi pregò:
'Caro Dio: Vado al lavoro ogni giorno per 8 ore mentre mia moglie se ne sta semplicemente a casa.
Voglio che lei capisca quello che sopporto. Pertanto, ti prego di scambiarci i corpi per un giorno.

Dio, nella sua infinita saggezza, realizzò il desiderio dell'uomo. Infatti, la mattina seguente, l'uomo si risvegliò come donna...
Si alzò, preparò la colazione per il suo compagno, svegliò i bambini, preparò i loro vestiti, la loro colazione, i loro pranzi, li accompagnò a scuola, tornò a casa, prese dei vestiti e li portò in lavanderia, passò in banca e fece un bonifico, andò al supermercato, riportò la spesa a casa, pagò i bollettini e pareggiò il bilancio. Pulì la lettiera del gatto e lavò il cane.
Poi, siccome era già l'una si affrettò a fare i letti, caricare la lavatrice, passò l'aspirapolvere, spolverò, spazzò e lavò il pavimento. Corse a scuola a prendere i ragazzi, con cui litigò nel tragitto verso casa.
Preparò la merenda ed organizzò i compiti. Poi, iniziò a stirare davanti alla TV.
Alle 4:30 iniziò a pelare le patate e lavare la verdura, ed impanò le cotolette.
Dopo cena, pulì la cucina, caricò la lavastoviglie, piegò i panni puliti, lavò i bambini, e li mise a letto.
Alle 10 era esausto e, sebbene non avesse finito tutti i lavori di casa, andò a letto dove il marito (lei) si aspettava che facesse all'amore, il che riuscì a fare senza un lamento.

La mattina seguente, si svegliò ed immediatamente si inginocchiò accanto al letto e disse: -
Signore, non so cosa mi sia passato per la testa. Mi sbagliavo ad invidiare il fatto che mia moglie potesse stare a casa tutto il giorno.
Ti prego, Oh! ti prego, Rimettici ai nostri posti originali.. Amen!'

Dio rispose:
'Figliolo mio, sento che hai imparato la lezione e sarei felice di rimettere le cose come erano.
Però, dovrai aspettare nove mesi.
Sei rimasto incinta ieri sera.

venerdì 28 maggio 2010

Tramonti





















Considerazioni di Luciana Litizzetto



Finalmente una bella notizia. Si è fatto tanto l’amore in questo periodo. Son tutte incinte. A parte la Maria Star che già si sapeva, è incinta la Bellucci , è incinta la D ’Amico, c’ha la pancia Giorgia che fino a ieri era piatta come uno skate, è incintissima la Piersilvia Toffanin , ed è in dolce attesa persino Heather Parisi che ha 50 anni e c’è caso che mi entri addirittura nel Guinness dei primati. Che meravigliosa Cicala. Alla faccia della formica che invece non cicale mica.

Ma sì. E’ giusto. Facciamo girare l’economia e anche qualcos’altro. Peccato che ci sono anche delle povere disgraziate che invece non solo non sono incinte ma c’hanno pure problemi alla jolanda. Non so se avete visto questa nuova pubblicità che io trovo deliziosa. Un gioiellino. Si vede un capannello di bagiane, di squinzie, di ciamporgne che se la contano. E si capisce da subito che stanno aspettando qualcuno. Poi arriva trafelata l’amica che dice: «Scusate il ritardo... Ma ho un bruciore e un prurito intimo e ho dovuto passare in farmacia a comprare il Tantum rosa...». Precisazione. Io pensavo che ci fosse solo quello verde di Tantum, il colluttorio, quello di ehi Boccasana... invece qui è cambiata la parte del corpo. Non è più la bocca. Solo che non potevano fare... Ehi... Ma vabbè. Torniamo allo spot. Stacco. A questo punto si vede lei, la protagonista, ad una festa, vestita da confetto... che dice..il rosa mi fa stare meglio... ridendo. Ora. A parte che la malata del Tantum è la stessa che va in bici a raccogliere le mele della Val di Non. Giuro. Ho verificato. E’ la stessa attrice. E anche lì ti viene da dire... certo, vai a rampiarti in bici su per i bricchi ovvio che poi gli apparecchi di bassa manovalanza ne risentono... ma comunque. Io ho 45 anni. E di amiche ne ho frequentate. Ma mai e poi mai una è arrivata a dirmi che era in ritardo perché le prudeva la... Ma dai!!!! Ma son cose che una se le ha se le tiene... Non è che prima cosa che dici quando vedi le amiche... Come va? Mah, guarda è da ieri che mi gratto... mi sembra di avere il circo delle pulci nelle mutande. Come se l’avessi fatta alla brace.
Ma dove stanno le pari opportunità in pubblicità? Noi donne abbiamo l’ascella pezzata, le piccole perdite in ascensore, la pancia gonfia perché siamo stitiche, la dentiera che balla e adesso la jolanda che prude? E il maschio niente? A voi non prude? I maschi son tutti fiori del paradiso? Ma se nella vita avete le abitudini e l’odore dei facoceri. Perché non ne fate una ambientata in uno spogliatoio di palestra con Vito che si leva le scarpe da tennis e tutti gli altri che si appiccicano alle pareti come l’Uomo Ragno? Ma scusa. Ma com’è che a noi prude e a voi no? E allora cosa avete da smandranare tutto il giorno il merlo? Si tratta di riposizionamenti strategici delle batterie missilistiche? Siete sempre lì che manipolate, state delle ore a vangarvi il cavallo dei calzoni, a rimestare ’ste due olive felpate che vi portate nel marsupio... e allora già che ci siete scriveteci sopra Basilicata, andate a Raiuno e fatevi aprire il pacco ad Affari tuoi.

mercoledì 26 maggio 2010

Illusione

martedì 25 maggio 2010






Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: "Sono cieco, aiutatemi per favore"

Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase.

Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote.
Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato.

Il pubblicitario rispose:"Nulla che non sia vero, ho solamente riscritto la tua frase in un altro modo".
Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto: "Oggi è primavera e io non posso vederla".

MORALE

Cambia la tua strategia quando le cose non vanno molto bene e vedrai che poi andrà meglio. Inviala a quelle persone che secondo te meritano di vedere la primavera e a tutti quelli che tu vorresti vedere sempre sorridere, perché il loro sorriso renda migliore questo mondo. Se un giorno ti verrà rimproverato che il tuo lavoro non è stato fatto con professionalità, rispondi che l'Arca di Noé è stata costruita da dilettanti e il Titanic da professionisti.....

lunedì 24 maggio 2010

domenica 23 maggio 2010



Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano. Con aria stranamente ufficiale il bambino pose il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani con il grembiule e lesse quanto vi era scritto:

"Per aver strappato le erbacce dal vialetto: 1 Euro
Per aver riordinato la mia cameretta: 1,50 Euro

Per essere andato a comprare il latte: 0,50 Euro
Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): 3 Euro
Per aver preso due volte "ottimo" a scuola: 2 Euro
Per aver portato fuori l'immondizia tutte le sere: 1 Euro Totale: 9 Euro".

La mamma fissò il figlio negli occhi teneramente. La sua mente si affollò di ricordi. Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse:

"Per averti portato in grembo 9 mesi: 0 Euro
Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: 0 Euro
Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: 0 Euro
Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: 0 Euro
Per tutto quello che ti ho insegnato giorno dopo giorno: 0 Euro
Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene, e i panini che ti ho preparato: 0 Euro
Per la vita che ti do ogni giorno: 0 Euro".

Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio. Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero capolino nei suoi occhi. Girò il foglio e sul suo conto scrisse: "Pagato".
Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.

Quando nei rapporti personali e famigliari si cominciano a fare i conti, è tutto finito.

L'amore è gratuito.