mercoledì 14 luglio 2010




Si sentiva il mare, come una slavina continua, tuono incessante di un temporale figlio di chissà che cielo. 
Non smetteva un attimo. 
Non conosceva stanchezza. 
Non consceva clemenza. 
Se tu lo guardi te ne accorgi: di quanto rumore faccia. 
Ma nel buio…Tutto quell’infinito diventa solo fragore, muro di suono, urlo assillante e cieco. 
Non lo spegni, il mare, quando brucia la notte.
(Alessandro Baricco)

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